Cos'è lo SPID? A cosa serve? Come attivarlo?
La guida allo SPID semplice e completaSPID: la chiave universale per internet: cos’è, a cosa serve e come attivarlo senza stress
Hai mai provato a prenotare una visita medica online, a controllare la tua pensione sul sito dell’INPS o a scaricare un documento dal sito del tuo comune? Se sì, quasi sicuramente ti sei imbattuto in un pulsante con la scritta: “Entra con SPID”.
Per molti, quella scritta è fonte di confusione o di ansia. “Cos’è di preciso?”, “È complicato?”, “È sicuro?”.
Lo SPID è stato creato per semplificare la vita offrendo la possibilità di avere accesso, tramite autenticazione, ad una grande varietà di informazioni e contenuti. Una sorta di “superpotere” digitale: una volta ottenuto, ti apre tutte le porte dei servizi pubblici (e non solo) senza dover ricordare decine di password diverse.
Il rischio, però, è che, invece di semplificare, finisca per non per complicare la vita di chi non ha abbastanza conoscenze per poterlo gestire e utilizzare.
Questo articolo è una guida semplice per capire cos’è, a cosa serve e come ottenere il tuo SPID
Cos’è lo SPID in parole povere?
Pensa allo SPID (acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale) come alla tua carta d’identità digitale.
È un sistema che permette di confermare chi sei in modo sicuro e inequivocabile quando sei su Internet. Invece di avere una password diversa per il sito dell’INPS, una per l’Agenzia delle Entrate, una per il Fascicolo Sanitario e così via, lo SPID ti dà un’unica identità (formata da un nome utente e una password) che vale per tutti.
È un sistema strettamente personale e sicuro.
A cosa serve lo SPID, concretamente?
Lo SPID è la chiave che apre le porte di tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione e di molti servizi privati.
Una volta attivato, potrai usarlo per:
- Accedere al Fascicolo Sanitario Elettronico (per vedere referti, esami e ricette mediche).
- Controllare la tua posizione sul sito dell’INPS (contributi, cedolini della pensione, richieste).
- Entrare nel sito dell’Agenzia delle Entrate (per il 730 precompilato o altre pratiche).
- Usare l’app IO, l’app dei servizi pubblici.
- Richiedere certificati al tuo Comune (come un cambio di residenza o uno stato di famiglia).
- Gestire pratiche automobilistiche e molto altro.
L’obiettivo è uno solo: una sola chiave per accedere a tutto, da casa, senza fare code agli sportelli.
Come creare il tuo SPID
Creare uno SPID è gratuito per i cittadini. L’unica cosa che potrebbe avere un costo è la modalità che scegli per farti riconoscere (ad esempio, se scegli di farlo via webcam).
Ecco i tre passaggi fondamentali:
PASSAGGIO 0: prepara i documenti
Prima di iniziare, assicurati di avere a portata di mano:
- Un indirizzo email personale (che usi regolarmente).
- Il tuo telefono cellulare (su cui riceverai SMS).
- Un documento d’identità italiano valido (carta d’identità, patente o passaporto).
- La tua tessera sanitaria con il tuo codice fiscale.
PASSAGGIO 1: scegli un “fornitore” (Identity Provider)
Lo SPID non viene rilasciato dallo Stato direttamente, ma da una serie di aziende autorizzate e controllate, chiamate “Identity Provider” (gestori di identità).
Pensa a loro come a diverse compagnie telefoniche: offrono tutte lo stesso servizio (lo SPID), ma puoi scegliere quella con cui ti trovi meglio. Le più famose sono Poste Italiane, Aruba (qui la nostra guida dedicata allo spid di questo provider), Namirial, InfoCert, Sielte e altre. Non importa quale scegli: lo SPID che ti daranno sarà valido ovunque.
PASSAGGIO 2: fatti riconoscere
Questo è il passaggio più importante. Dopo esserti registrato sul sito del fornitore che hai scelto, devi dimostrare di essere davvero tu.
Puoi farlo in diversi modi:
- Di persona: questo è spesso il metodo più semplice. Puoi andare fisicamente in un ufficio postale (per chi sceglie Poste Italiane) o in altri sportelli abilitati (come tabaccherie o uffici convenzionati). Porti i tuoi documenti e un operatore conferma la tua identità.
- Online con webcam: puoi fare il riconoscimento da casa, parlando in videochiamata con un operatore. È comodo, ma la maggior parte dei gestori fa pagare questo servizio (di solito pochi euro).
- Con la Carta d’Identità Elettronica (CIE): se hai la nuova Carta d’Identità Elettronica (CIE) e il suo codice PIN (quello che dovrebbe esserti stato fornito in due passaggi, metà codice nel momento in cui hai fatto la CIE presso gli uffici comunali, l’altra metà arrivata per posta), puoi usarla per attivare lo SPID da casa gratuitamente. Questo metodo è veloce ma richiede un lettore di schede per il computer o uno smartphone moderno.
Una volta completato il riconoscimento, il tuo SPID sarà attivo.
Come si usa lo SPID per entrare in un sito?
Qui è dove molte persone si bloccano. La procedura è semplice, ma bisogna fare attenzione a un passaggio chiave.
Ecco la sequenza corretta:
- Vai sul sito che ti interessa (es. INPS, Fascicolo Sanitario) e clicca sul pulsante “Entra con SPID”.
- ATTENZIONE: apparirà una pagina con tanti loghi (PosteID, Aruba, Namirial, ecc.). Non devi inserire la tua password qui! Devi prima cliccare sul logo del gestore che hai scelto quando hai creato il tuo SPID. Se hai fatto lo SPID con Poste, clicca su PosteID. Se l’hai fatto con Aruba, clicca su Aruba.
- Solo a questo punto verrai portato alla pagina di login del tuo gestore. Qui potrai inserire il tuo nome utente e la tua password (l’hai generata quando hai creato lo SPID).
- Quasi tutti i siti richiedono il Livello di Sicurezza 2: vediamo di cosa si tratta.
- Il mistero dei “Livelli di Sicurezza”
Non farti spaventare dai “livelli”. È più facile di quanto sembri.
- Livello 1: Inserisci solo nome utente e password. È usato raramente, per consultare informazioni poco sensibili.
- Livello 2 (il più importante): È quello che userai quasi sempre. Oltre a nome utente e password, devi inserire un codice “usa e getta” (chiamato OTP, One Time Password) per dimostrare che sei davvero tu. Questo codice ti arriva in due modi:
- Tramite un SMS sul tuo cellulare.
- Oppure, (metodo più comune), tramite l’App del tuo gestore SPID (come l’app PosteID o Aruba OTP) che genera un nuovo codice ogni 30 secondi.
- Livello 3: richiede una speciale smart card o chiavetta fisica. Non ti servirà quasi mai, è solo per operazioni ad altissima sicurezza.
Quindi, quando accedi, la procedura “normale” (Livello 2) sarà: inserire la password e poi inserire il codice che leggi sull’app o che ricevi via SMS. È un doppio controllo, proprio come quello che usa la tua banca.
Se hai seguito le istruzioni a questo punto sarai certamente entrato sul sito che intendevi consultare: in caso contrario commenta qui sotto e spiegaci che problemi hai avuto, proveremo ad aiutarti con le istruzioni giuste!
FAQ SPID
Lo spid ha una scadenza?
La risposta è sì, lo spid scade sia come servizio in sé, generalmente dopo uno o due anni, e va rinnovato mediante un pagamento del canone di rinnovo, ove presente.
Ha una scadenza variabile anche la password che avete generato per utilizzarlo: quando accade, se non avete provveduto a modificare la password prima della scadenza, dovrete entrare sul sito del vostro Identity Provider e seguire le istruzioni di modifica password: generalmente vi verrà richiesto di inserire la vecchia password e di generarne una nuova.
Lo spid verrà disabilitato?
Sì, è previsto che lo spid sia gradualmente disabilitato a partire dal 2026, venendo sostituito dalla CIE e da ITWallet, il portafoglio digitale della app IO in cui potranno essere salvati digitalmente documenti personali in formato elettronico.
La futura prevedibile diffusione di ITWallet rende ancora più importante la gestione della sicurezza e la manutenzione del vostro Smartphone, che conterrà le vostre informazioni più sensibili.
Lo SPID è gratuito?
L’utilizzo dello SPID è sempre gratuito, la creazione può essere a pagamento se si utilizzano servizi specifici di Identity Provider quali Aruba, Namirial o Poste Italiane (che, ad esempio fa pagare la procedura di autenticazione presso i propri uffici 12 euro).
Cosa serve per creare lo SPID?
Per attivare lo SPID assicurati di avere a portata di mano:
Un documento di riconoscimento valido: carta d’identità, patente o passaporto (emessi da autorità italiane o dalla Repubblica di San Marino).
La tessera sanitaria (o il certificato di attribuzione del Codice Fiscale).
Un indirizzo e-mail a cui puoi accedere.
Il tuo numero di cellulare ed il tuo smartphone.
