Le migliori parole chiave per la SEO di siti ecommerce
Quando si parla di parole chiave per la SEO il rischio è sempre quello di farsi prendere per la gola dal “piatto ricco”, la keyword ipercompetitiva che, proprio per il suo alto tasso di competitività, spesso vanifica sforzi anche consistenti per ottenere visibilità. Lo stesso discorso, a maggior ragione, va fatto per il settore del commercio elettronico: oltre ad essere ad appannaggio di grandi brand o di siti caratterizzati da elevati investimenti, le parole chiave ipercompetitive spesso sono caratterizzate da elevata genericità, con una conseguenza piuttosto semplice: convertono poco.
Se state cercando di ottenere visibilità per il vostro negozio di abbigliamento per signore, la keyword peggiore sui cui focalizzarvi è certamente abbigliamento donna: Qui sotto lo screenshot di una ricerca fatta su Google con tale parola chiave
Come potete notare la prima pagina è ad appannaggio di brand a grande riconoscibilità, siete sicuri di voler utilizzare tutte le vostre risorse per combattere ora una battaglia che quasi sicuramente non siete in grado di vincere (affermazione che non vuole assolutamente sminuire il valore della vostra azienda o del vostro marchio)?
L’alternativa è dirigere gli sforzi verso parole chiave “più precise”, che identifichino direttamente i vostri prodotti o le categorie dei vostri prodotti: questo, oltre a darvi la possibilità di ottenere reale visibilità in spazi in cui sarete più competitivi, vi garantirà traffico da utenti vicini alla decisione di acquisto. Proviamo ad immaginare che tipo di visitatore sta dietro le ricerche: chi cerca “abbigliamento donna” cosa vi sta chiedendo? Un’infarinatura generale sui prodotti che vendete? Probabilmente sarà qualcuno che intende acquistare o regalare un capo senza avere ancora chiaramente in testa cosa vuole comprare. Il rischio è che non compri affatto, o che magari per il regalo decida di optare per altri tipi di prodotto e altre aziende. Avete realmente bisogno di questo tipo di traffico di bassa qualità? La risposta naturalmente è no, a meno che non vogliate investire sul vostro brand, a prescindere da conversioni, lead e vendite.
E se invece facessimo l’identikit di un utente che cerca su Google “minigonna nera taglia 46”? Sono tante le cose che non sappiamo su questo utente, ma di sicuro sappiamo che è molto vicina alla decisione di acquisto, che, molto probabilmente, ha letteralmente in mano il portafoglio e che è questo il tipo di visitatore di cui dovreste andare in cerca.
Quali strumenti per la ricerca delle migliori keyword per il vostro sito e-commerce?
Se siete amanti del fai da te, uno degli strumenti migliori per generare liste con le vostre parole chiave è il “vecchio” keyword tool di Google Adwords, disponibile gratuitamente con il vostro account Google (fornisce volumi di traffico dettagliati solo se avete un account adwords con campagne attiva, altrimenti vi dovrete accontentare di una stima di massima).
Le migliori parole chiave per la SEO di siti ecommerce
Quando si parla di parole chiave per la SEO il rischio è sempre quello di farsi prendere per la gola dal “piatto ricco”, la keyword ipercompetitiva che, proprio per il suo alto tasso di competitività, spesso vanifica sforzi anche consistenti per ottenere visibilità. Lo stesso discorso, a maggior ragione, va fatto per il settore del commercio elettronico: oltre ad essere ad appannaggio di grandi brand o di siti caratterizzati da elevati investimenti, le parole chiave ipercompetitive spesso sono caratterizzate da elevata genericità, con una conseguenza piuttosto semplice: convertono poco.
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Come potete notare la prima pagina è ad appannaggio di brand a grande riconoscibilità, siete sicuri di voler utilizzare tutte le vostre risorse per combattere ora una battaglia che quasi sicuramente non siete in grado di vincere (affermazione che non vuole assolutamente sminuire il valore della vostra azienda o del vostro marchio)?
L’alternativa è dirigere gli sforzi verso parole chiave “più precise”, che identifichino direttamente i vostri prodotti o le categorie dei vostri prodotti: questo, oltre a darvi la possibilità di ottenere reale visibilità in spazi in cui sarete più competitivi, vi garantirà traffico da utenti vicini alla decisione di acquisto. Proviamo ad immaginare che tipo di visitatore sta dietro le ricerche: chi cerca “abbigliamento donna” cosa vi sta chiedendo? Un’infarinatura generale sui prodotti che vendete? Probabilmente sarà qualcuno che intende acquistare o regalare un capo senza avere ancora chiaramente in testa cosa vuole comprare. Il rischio è che non compri affatto, o che magari per il regalo decida di optare per altri tipi di prodotto e altre aziende. Avete realmente bisogno di questo tipo di traffico di bassa qualità? La risposta naturalmente è no, a meno che non vogliate investire sul vostro brand, a prescindere da conversioni, lead e vendite.
E se invece facessimo l’identikit di un utente che cerca su Google “minigonna nera taglia 46”? Sono tante le cose che non sappiamo su questo utente, ma di sicuro sappiamo che è molto vicina alla decisione di acquisto, che, molto probabilmente, ha letteralmente in mano il portafoglio e che è questo il tipo di visitatore di cui dovreste andare in cerca.
Quali strumenti per la ricerca delle migliori keyword per il vostro sito e-commerce?
Se siete amanti del fai da te, uno degli strumenti migliori per generare liste con le vostre parole chiave è il “vecchio” keyword tool di Google Adwords, disponibile gratuitamente con il vostro account Google (fornisce volumi di traffico dettagliati solo se avete un account adwords con campagne attiva, altrimenti vi dovrete accontentare di una stima di massima).